Fiera del Libro di Torino

Non ci sarà lo stand di Altaforte (Casa Editrice vicina a CasaPound e Casa Editrice del libro di Matteo Salvini).

La decisione di estromettere la Casa Editrice sarebbe arrivata dopo le numerose dichiarazioni di rinuncia di partecipazione provocate dalla presenza di una casa editrice di orientamento Neofascista.

C’è chi ha interpretato questa decisione come un attacco a Salvini (intanto, un sacco di copie del suo libro sono state vendute).

In realtà:

le persone che avevano negato la loro partecipazione nel caso in cui vi fosse stata presente la Casa Editrice Altaforte hanno dichiarato di non voler “sedere accanto” a chi sostiene un’ideologia politica che giustifica ed accetta anche atti di violenza estrema (nel presente come nel passato).

Tra gli interventi che rischiavano di non esser svolti (o di esser svolti fuori dalle mura della Fiera del Libro) quello di una sopravvissuta ai campi di concentramento.

Le domande e riflessioni che sorgono sono molte.

I profili giuridici della vicenda sono numerosi.

Ad esempio: gli organizzatori della Fiera del Libro, dopo aver concordato con Altaforte la partecipazione di quest’ultima alla Fiera possono “cambiare idea”? In che modo? Con quali conseguenze?

Casa Pound: Le origini, la storia e l’ideologia.

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